Lo Sblocca Italia e le ceneri cancerogene

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Lo Sblocca Italia e le ceneri cancerogene

News 15/05/2016
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di Gianluca Proto

Dopo il NO al referendum sulle trivelle, adesso il Governo ha fretta di togliere potere alle Regioni al fine di poter decidere dove collocare i nuovi 8 inceneritori. Il Ministro Gianluca Galletti reputa non necessari ulteriori studi ambientali poichè <>. Così il nostro Ministro vuole evitare di sottoporre i progetti ad una Valutazione Ambientale Strategica (VAS) più approfondita, cosa che comporterebbe tra l'altro la possibilità di presentare obiezioni da partre dei cittadini e associazioni ambientaliste. E così, mentre tutta l'Unione Europea è già attiva su politiche incentivanti il potenziamento della raccolta differenziata, il nostro Governo dice un altro NO all'ambiente. Prima con il referendum del 17 aprile scorso, che avrebbe dovuto segnare la corretta via verso le energie rinnovabili (ricordiamo infatti che sarebbe dovuto essere un SI politico pro-ambiente) ed adesso con una decisione che va dalla parte opposta rispetto a politiche che dovrebbero massimizzare la raccolta differenziata.

E allora, dove collocare questi mega produttori di ceneri cancerogene? L'esecutivo ha deciso in quali regioni: Umbria, Marche, Lazio, Campania, Abruzzo, Puglia, Sardegna e due in Sicilia. Mentre i governi regionali deciderenno a loro volta dove dislocarli all'interno dei rispettivi territori. E poichè la Sicilia soffre sempre di manie di grandezza ha proposto di "realizzarne 6 di piccole dimensioni".

Ma cosa comporta la realizzazione di nuovi inceneritori? Da uno studio condotto dall'Arpa Emilia Romagna emergono questi numeri: 1,5 mln di tonnellate di CO2, 450.000 tonnellate di ceneri, 2.000 tonnellate di NOx, 110 tonnellate di polveri sottili ed inoltre mercurio, diossine e furani.

E poi ci si scandalizza se i cittadini non differenziano correttamente?! Mi spiace, ma il pesce puzza sempre dalla testa.

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